Esistono due principali fattori che potrebbero rallentarci nel montaggio dei nostri video e sono:
un computer non troppo potente o dei file video molto compressi.
Il bello è che la soluzione per entrambi i problemi è una sola: i file PROXY.
Cosa sono i PROXY?
Sono una copia identica dei nostri video ad una risoluzione molto più bassa, che quindi occupano meno spazio e possono essere letti e lavorati in maniera molto più veloce dai nostri computer.
Questo ci permette di gestire tutto il processo di montaggio in una maniera molto più veloce e fluida, permettendoci di lavorare in maniera efficace anche su computer non molto potenti.
Approfondiamo un pochino il concetto.
Innanzitutto, i video girati dalle nostre videocamere, fotocamere o smartphone hanno una qualità visiva che aumenta di anno in anno, obbligando i processori al loro interno ad essere sempre più potenti per gestire quantità di dati sempre più imponenti.
Per evitare di generare file di dimensioni enormi ed ingestibili dalle nostre memorie (che siano schede SD o la memoria interna del telefono) durante il processo di cattura delle immagini avviene anche un processo di codifica e compressione che ne riduce le dimensioni e li rende più facilmente condivisibili.
Il sistema più diffuso per la codifica dei video è attualmente lo standard h.264 che sta lentamente lasciando spazio al codec h.265 (HEVC) che permette di comprimere un maggior numero di dati in meno spazio, rendendo più efficiente l’archiviazione.
Come funzionano i CODEC?
Ok, immagina di avere un cassetto pieno di calzini. Puoi piegarli a metà e avere a colpo d’occhio una panoramica su tutti i calzini che trovi all’interno in modo da poter scegliere subito quale paio indossare.
Oppure, puoi piegarli in 4 o 5 o addirittura comprimerli con un elastico per ottimizzare lo spazio e riuscire a riempire il cassetto fino all’orlo con una quantità di calzini che ti permetterebbe di non utilizzare mai due volte lo stesso paio in un anno… Ecco, puoi capire che ogni volta che però vorrai scegliere un paio preciso, farai più fatica a distinguerli perché sono molto compressi uno con l’altro.
La stessa cosa avviene all’interno di un file video, maggiore sarà la compressione delle immagini e più difficile sarà per il computer doverle spacchettare per interpretarle e quindi richiederà uno sforzo più cospicuo che potrebbe rallentare il processo di montaggio.
La stessa cosa può capitare quando tentiamo di gestire un file video molto grande e pesante con un computer un po’ datato… ma che poi, datato o meno, oltre una certa quantità di informazioni tutti i computer fanno un po’ fatica, quindi possiamo velocizzare e sveltire tutto il processo generando dei file proxy.
Creare i PROXY
Sebbene alcune videocamere ci diano la possibilità di generare i proxy direttamente durante le riprese, non mi sento sinceramente di consigliare questo sistema perché rischia di appesantire inutilmente l’attività del sensore della videocamera (con conseguente rischio di surriscaldamento) e di riempire più velocemente lo spazio sulle nostre schede.
Possiamo quindi passare alla creazione di proxy direttamente in fase di post-produzione, dopo aver già organizzato e archiviato il girato sul disco (e averne fatta una copia di backup!).
Il programma di montaggio creerà una copia identica delle nostre clip video, ma ad una risoluzione e bitrate molto più basse che gli permetteranno di lavorarci in maniera più veloce e andrà a visualizzare sulla timeline il video proxy esattamente come se fosse un’anteprima del nostro montaggio.
Praticamente lavoreremo su una serie di clip un po’ sgranate, sapendo che comunque le riprese originali sono ad alta qualità e che una volta che avremo finito le nostre modifiche e il nostro video sarà pronto, potremo andare a recuperare i video originali ed esportare alla massima qualità possibile.
Attenzione!
Molti programmi, come FINAL CUT PRO, gestiscono separatamente le timeline dei proxy e delle clip originali per permetterci di esportare il video finale ad una qualità proxy che ci permette di condividerlo molto velocemente.
Questo però è un rischio, perché potremmo non accorgerci che stiamo esportando il video in bassa qualità e ci ritroveremo con un export finale che non rispecchia quello che ci saremmo aspettati!
Assicuriamoci sempre che, nel momento in cui siamo pronti ad esportare, il programma sia pronto ad esportare il video partendo dalle clip originali e non dai proxy.
In questo video mostro in maniera più chiara questo concetto, mostrando come creare e gestire i proxy su FILMORA e su FINAL CUT PRO.
Ci vediamo nei commenti!