Ho iniziato a pubblicare video su YouTube nel 2016 e da allora ho caricato centinaia di video, sperimentando qualcosa di diverso ogni volta e migliorando di volta in volta.
Ho pensato che potesse essere utile condensare ciò che ho imparato nel tempo, in una serie di consigli utili a chi inizia a caricare video su questa piattaforma o a chi già lo fa ma senza un metodo efficace.
Per semplicità e organizzazione, ho suddiviso il processo in una serie di punti che consiglio di seguire in ordine per avere una scaletta di riferimento ed evitare di trovarsi in una situazione di confusione.
Ma soprattutto, si tratta di consigli pratici, applicabili fin da subito e ti consiglio di leggere questo articolo immaginando subito cosa puoi mettere in pratica.
Partiamo quindi dal primo punto.
L’IDEA
Sembrerà banale dirlo, ma non è così facile avere un’idea nuova per registrare un video, soprattutto se decidiamo di farlo con costanza.
Io utilizzo una nota dell’iPhone etichettata come “Idee YouTube” per scrivermi tutto quello che mi viene in mente e, ho scelto questo strumento specifico, dopo aver passato molto tempo a scrivere su fogli di carta o quaderni che poi, nel momento del bisogno, non riuscivo più a trovare.
Non sappiamo quando avremo un’idea, quindi è fondamentale scriverla in modo da non dimenticarla, ma soprattuto evitiamo di scrivere una sola parola per sintetizzare un’idea, perché posso garantire che dopo qualche giorno quella parola non avrà più alcun significato per noi e sarà un’idea persa.
Il mio consiglio è descrivere più possibile l’idea che abbiamo avuto e ordinare già le idee per tipologia di video o categoria, in modo da avere tutto più ordinato.
Lasciar passare del tempo prima di passare a realizzare l’idea, ci farà valutare con mente fredda se quell’idea è ancora valida o meno e se risponde alle domande:
“questo video potrà essere utile a qualcuno?”
“c’è interesse verso questo argomento?”
allora possiamo passare al secondo punto.
IL TITOLO
Scrivere il titolo prima di iniziare a registrare il video, ci permette di creare un video che sia coerente con il titolo che abbiamo studiato, ma soprattutto, questo ci permette di studiare un titolo che sia efficace.
Un buon titolo, infatti, deve essere accattivante per la persona che lo leggerà, ma deve anche essere costruito in modo che compaia nelle ricerche fatte dalle persone sulla piattaforma.
Infatti, possiamo facilmente immaginare una persona che vuole informazioni sulla nuova action cam e inizierà la ricerca su YouTube scrivendo nella barra di ricerca “Gopro Hero 11…”.
Per questo motivo, le parole chiave importanti del nostro titolo devono essere sempre all’inizio del titolo.
Non scriverò quindi un titolo come “Le mie prime impressioni sulla nuova Gopro” ma piuttosto “GoPro Hero 11: le mie prime impressioni.”
Per valutare se un titolo può essere più o meno efficace e comparire tra i primi risultati di ricerca su YouTube, io utilizzo TubeBuddy, un programma che è possibile installare direttamente sul nostro canale tramite estensione per il browser, che ci permette di fare questo tipo di ricerca.
TubeBuddy anche fornisce una versione gratuita ed è scaricabile da questo indirizzo: https://www.tubebuddy.com/darioorec
L’individuazione del titolo è una ricerca che faccio in contemporanea alla stesura della strutta del video.
L’ARGOMENTO
Inizio ad organizzare la stesura del video, partendo sempre da una serie di punti che mi scrivo, in stile brainstorming, per essere sicuro di non dimenticare nulla relativo all’argomento di cui voglio parlare.
È proprio in questa fase che mi rendo conto, che tipo di inclinazione avrà il mio video e in che modo posso adattare il titolo di conseguenza.
Se sto per creare un video tutorial in cui recensisco una stampante, e mi rendo conto che ho più difetti che pregi da raccontare, il mio titolo potrebbe diventare “Stampante XYZ: quello che gli altri non dicono” oppure, in caso abbia molti più pregi, “Stampante XYZ: la migliore di sempre”, per esempio.
Scrivere tutti i punti che comporranno il mio video, mi permetterà di creare una scaletta ordinata con tutti gli argomenti che non possono mancare per evitare di dover rifare il video o aggiungere delle parti in un secondo momento.
Io preferisco fermarmi alla scaletta e poi esporre tutto il discorso con parole mie, lasciandomi trascinare dall’improvvisazione.
Questo però, viene dopo anni di esercizio ed è la modalità che per me è più efficace e che mi permette di migliorare molto nell’esposizione e di risparmiare tempo nella parte di scrittura del video.
Infatti mi scrivo solamente le frasi che devo sicuramente ripetere parola per parola perché è importante passare quel messaggio esattamente in quel modo lì.
Un sistema che ho sperimentato può essere quello di scrivere tutto il video, memorizzare una frase per volta e ripeterle registrandole. Trovo che però sia un sistema che mi risulta poco spontaneo e che alla lunga mi rende nervoso qualora io non riuscissi a ripetere la frase con le stesse parole che ho scritto.
Un modo molto più semplice può essere quello di utilizzare un teleprompter, cioè un sistema di specchi che ci consente di far scorrere il testo che abbiamo scritto, direttamente davanti all’obiettivo della videocamera e che non viene registrato dal sensore.
Questa è la tecnica usata anche in televisione ed è il modo migliore per leggere tutto il testo guardando fisso in camera senza distogliere lo sguardo: Sembreremo dei veri e propri professionisti, ma solo se saremo in grado di dare una buona intonazione alla nostra lettura!
Questo è il teleprompter che utilizzo: https://amzn.to/3WFsYqr
Personalmente consiglio di sperimentare per trovare il metodo che ci mette più a nostro agio, ma consiglio di esercitarsi molto a parlare perché può essere molto util
Nel compilare la lista dei punti che compongono il video mi segno anche se ci sono delle parti specifiche del video che vanno girate in esterna, in interna o in luoghi particolari; se ho bisogno di attrezzatura specifica o di un ambientazione di un certo tipo e se devo utilizzare del materiale che ho già registrato in precedenza per altri video.
A questo punto, posso procedere a preparare il set ed attrezzarmi per iniziare a registrare.
L’ATTREZZATURA
L’attrezzatura che uso io per registrare i miei video è frutto di anni di esperimenti ed acquisti ed è la stessa che impiego nel mio lavoro, quando produco video per i professionisti e i formatori che vogliono condividere il loro sapere online tramite video corsi.
Consiglio di partire a fare video esattamente come ho iniziato su YouTube io nel 2016, ovvero con lo smartphone.
Sarebbe impensabile non aver mai realizzato nemmeno un video e iniziare a farlo domandandosi “qual è la videocamera giusta per me?”: finché non saprai che tipo di video vorrai fare e cosa ti piace raccontare sarà impossibile rispondere a questa domanda!
Quindi partiamo dal telefono che già abbiamo e posizioniamolo su un cavalletto economico come questo https://amzn.to/3UwN4kX oppure impugnamolo saldamente.
Dobbiamo ricordarci che la qualità dei nostri video è definita da due fattori fondamentali: luci e audio.
Se il nostro audio farà schifo, nessuno guarderà il nostro video.
LUCI
Partiamo dalla luce, e il primo consiglio è quello di sfruttare la luce naturale, se possibile.
Se registriamo all’aperto non dovremmo avere grandi problemi, mentre se registriamo in casa, il mio consiglio è quello di sfruttare una grande finestra.
Fondamentale è non avere mai la finestra alle nostre spalle, ma invece di sfruttare la luce che arriva dalla finestra per illuminarci al meglio.
In caso vorrai registrare di sera o in una giornata di pioggia, il modo più semplice per approcciare il mondo dell’illuminazione artificiale è quello di iniziare da un punto luce ed eventualmente aggiungerne in seguito.
Teniamo sempre a mente che più punti luce abbiamo e più avremo ombre che si proiettano da qualche parte.
La luce che consiglio per iniziare è il softbox, un po’ ingombrante ma di semplice impiego e di gran risultato: https://amzn.to/3FU8nca
Illuminare correttamente una scena ci permetterà di avere un buon risultato a prescindere dalla videocamera che usiamo.
Ricorda sempre che tutto ciò che non viene inquadrato, per lo spettatore non esiste!
Questo pensiero ci permette di sfruttare questa cosa a nostro vantaggio per evitare di inquadrare una zona disordinata e far apparire il nostro sfondo esattamente come vogliamo.
Ora possiamo concentrarci sull’audio.
AUDIO
Esistono molte tipologie di microfoni e non voglio dilungarmi molto sull’argomento, l’unico insegnamento che vorrei assolutamente trasmettere è che più il microfono è vicino alla bocca di chi parla e migliore sarà la qualità dell’audio.
(senza esagerare, naturalmente!)
Io preferisco utilizzare un microfono direzionale come il Rode Videomicro https://amzn.to/3EhahCc che necessita di un cavo diverso se volessimo usarlo con lo smartphone https://amzn.to/3DSRzQ6.
In alternativa, un lavalier come lo Smartlav+ https://amzn.to/3EjnTgy che è già predisposto per essere utilizzato con lo smartphone (mentre per la videocamera è possibile acquistare un adattatore https://amzn.to/2LIIdM3) o il suo corrispettivo da videocamera Lavalier Go https://amzn.to/3UA5bqk.
VIDEOCAMERA PER YOUTUBE
Una volta presa dimestichezza con luci e audio, la videocamera che consiglio, come aggiornamento qualitativo rispetto al telefono, è sicuramente la Sony ZV-E10.
La ZV-E10 è infatti una potente fotocamera compatta, che ha caratteristiche praticamente identiche a quella che uso io per registrare i miei video e di cui quindi potrai avere un’anteprima della qualità ottenibile.
Ha un costo contenuto e presenta molte caratteristiche che la rendono perfetta per fare video per YouTube, la puoi vedere qui: https://amzn.to/3EiX4cn
Io registro i miei video sempre in 4K a 25fps, perché in questo modo ottengo una qualità migliore e perché so che il mio computer può gestire questo tipo di file senza problemi.
RICAPITOLANDO
📷 La fotocamera che consiglio: https://amzn.to/3WCsGRb
🎯 Obiettivo luminoso: https://amzn.to/3Ek0D20
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💾 Scheda SD che consiglio: https://amzn.to/3fGYW4W
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🎙 Rode VideoMicro: https://amzn.to/36noyLi
🎤 Microfono Lavalier Rode SmartLav+: https://amzn.to/2zeyLgP
LA REGISTRAZIONE
A questo punto dovremmo essere pronti a registrare, ma mi rendo conto che la videocamera possa mettere in soggezione.
La prima cosa da fare è accettare che noi siamo così e le persone ci vedono così tutti i giorni, quindi dobbiamo essere più spontanei e naturali possibile.
Questo sarà, ovviamente, molto più facile con l’esercizio, ma pensare al pubblico a cui stiamo rivolgendo il messaggio che stiamo trasmettendo, ci aiuterà a sentirci meno intimiditi e distogliere la mente dal pensiero “come devo mettere le mani?”.
Fare esercizio, registrare video e montarli, anche senza lo scopo di pubblicarli, ci aiuterà a capire come ci muoviamo, come parliamo, come scandire meglio le parole per far arrivare il nostro messaggio in maniera più chiara e via dicendo…
E ricorda che potrai rifare e registrare il video fino a quando non sarà eccezionale.
Dopo aver registrato il parlato che costituirà il discorso del video, quindi la ripresa principale, vado a registrare tutte le coperture, quelle riprese secondarie che mi servono per rendere più dinamico il montaggio e per mostrare all’osservatore ciò di cui parlo nel discorso.
A fine riprese posso passare all’archiviazione del girato.
L’ARCHIVIAZIONE
Organizzare il materiale in maniera ordinata ci permetterà di andarlo a trovare facilmente nel momento in cui ne avremo effettivamente bisogno, e a distanza di tempo, questo sarà fondamentale!
In maniera abbastanza intuitiva, creerò una cartella per il progetto su cui sto lavorando, in cui andrò a suddividere girato principale, girato secondario (coperture), grafiche, foto, musica, bozze di lavorazione ed export per archiviare i file definitivi.
In alcune situazioni andrò ad archiviare anche una copia del font utilizzato nelle grafiche, in caso usassi dei font particolari.
La musica di cui ho bisogno per raccontare la mia storia la posso prelevare direttamente da YouTube, tramite l’apposita sezione di YouTube Studio, ma negli anni ho selezionato una raccolta dei siti che preferisco e li ho elencati in questo post:
Il mio preferito, al momento, rimane Artlist, perché contiene moltissima musica di qualità che si può utilizzare senza limiti su tutte le piattaforme.
Questo è un link che permette di avere la possibilità di iscriversi con due mesi extra sul piano annuale (14 anziché 12):
https://artlist.io/Dario-168679
Una volta ordinato tutto, passo al montaggio.
IL MONTAGGIO
Il software che uso e consiglio a chi ha Mac è Final Cut Pro, con cui riesco a fare tutto ciò di cui ho bisogno, sia per me che per i miei clienti, con una velocità e praticità che sono ineguagliabili sui sistemi operativi Apple.
Per chi comincia a muovere i primi passi nel mondo del montaggio, consiglio di iniziare dalle applicazioni gratuite per smartphone, come InShot, CapCut e VN che sono limitate ma permettono di fare già moltissime cose e sono sempre più utilizzate da chi deve lavorare con i social network.
Una volta presa confidenza con questi programmi, spostarsi sul computer permette di rendere tutto più fluido e veloce (qualora ovviamente il nostro computer ci supporti perché montare video richiede una notevole quantità di potenza).
A questo punto, consiglio sempre Filmora per chi inizia e vuole spendere poco e soprattutto non ha necessità di lavorare con i video oltre un certo livello.
Per chi avesse un computer un po’ più potente e volesse imparare a montare video ad un livello superiore nella possibilità di fare di questo una professione, il software più adatto è sicuramente DaVinci Resolve, gratuito nella versione base.
Una volta montato il nostro video, siamo quasi pronti a caricarlo su YouTube, rispettando le impostazioni di caricamento ottimali che ci vengono segnalate dalla piattaforma stessa, ma che sono incluse come preset di esportazione in moltissimi programmi di montaggio (come Filmora): https://support.google.com/youtube/answer/1722171
Prima di chiudere tutto, ricordiamoci di fare una foto o esportare un fotogramma del video che utilizzeremo come copertina del video, o miniatura o immagine di anteprima, insomma la thumbnail.
Sarà la prima cosa che il nostro potenziale pubblico vedrà, insieme al titolo, quindi è necessario che sia complementare a ciò che abbiamo scritto nel testo del titolo e che rispecchi il contenuto del video risultando più possibile accattivante per l’osservatore.
Ricordiamo di non scrivere dei testi troppo piccoli all’interno della miniatura, qualora decidessimo di farlo, e in questo caso possiamo aiutarci graficamente con Canva, editor gratuito che troviamo su https://www.canva.com/it_it/
Per questa guida direi che è tutto, per qualunque dubbio o domanda non esitate a scrivermi e se fosse necessario possiamo prenotare insieme una videochiamata per allestire il set per il tuo video o risolvere eventuali dubbi o domande che ti sono sorte nel frattempo.
Ci vediamo su YouTube!